SOS corruzione: “Come difendersi da un’azienda che trattiene una parte dello stipendio come “commissione”?
LA VOSTRA DOMANDA: Per assumermi in una azienda privata un responsabile aziendale mi ha chiesto di pagargli in nero una “commissione” pari ai due primi stipendi… di che reato si tratta?
La risposta degli esperti di SOS corruzione.
Il responsabile aziendale commette reato di tentata estorsione (artt. 56 e 629 c.p.), in quanto tende a farsi corrispondere una somma che non gli spetta sotto la minaccia del “o mi dai questi soldi o non ti assumo”. Se il denaro viene dato, si realizza l’estorsione.
Art. 629.
Estorsione.
Chiunque, mediante violenza o minaccia, costringendo taluno a fare o ad omettere qualche cosa, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da cinque a dieci anni e con la multa da euro 516 a ero 2.065.
La pena è della reclusione da sei a venti anni e della multa da euro 1.032 a euro 3.098 se concorre taluna delle circostanze indicate nell’ultimo capoverso dell’articolo precedente.
Art. 56.
Delitto tentato.
Chi compie atti idonei, diretti in modo non equivoco a commettere un delitto, risponde di delitto tentato, se l’azione non si compie o l’evento non si verifica.
Il colpevole di delitto tentato è punito:; con la reclusione non inferiore a dodici anni, se la pena stabilita è l’ergastolo; e, negli altri casi con la pena stabilita per il delitto, diminuita da un terzo a due terzi.
Se il colpevole volontariamente desiste dall’azione, soggiace soltanto alla pena per gli atti compiuti, qualora questi costituiscano per sé un reato diverso.
Se volontariamente impedisce l’evento, soggiace alla pena stabilita per il delitto tentato, diminuita da un terzo alla metà.
IL GRUPPO TECNICO DI SOSTEGNO ATTIVO PER SOS CORRUZIONE
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