SOS corruzione: “La corruzione esiste tra privati?”

LA VOSTRA DOMANDA:  “La corruzione esiste tra privati nell’ordinamento italiano?”

La risposa degli esperti di SOS CORRUZIONE
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No, la corruzione, nell’ordinamento penale italiano, non esiste tra privati, in quanto definisce la corruzione il reato realizzato dal pubblico ufficiale che riceve denaro o altra utilità, per sé o per altri, in cambio del compimento di atto del proprio ufficio (art. 318 c.p.), oppure di atto contrario al proprio ufficio (art. 319 c.p.). Quest’ultima ipotesi è sanzionata più gravemente.

Art. 318.
Corruzione per un atto d’ufficio.

Il pubblico ufficiale, che, per compiere un atto del suo ufficio, riceve, per sé o per un terzo, in denaro od altra utilità, una retribuzione che non gli è dovuta, o ne accetta la promessa, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.
Se il pubblico ufficiale riceve la retribuzione per un atto d’ufficio da lui già compiuto, la pena è della reclusione fino a un anno.

Art. 319.
Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio.

Il pubblico ufficiale che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, o ne accetta la promessa, è punito con la reclusione da due a cinque anni.

IL GRUPPO TECNICO DI SOSTEGNO ATTIVO PER SOS CORRUZIONE

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