Ddl anticorruzione, intesa Governo, Pd e Idv Terzo polo: “Siamo contrari alla trattativa”
(da Il Fatto Quotidiano)
Voci su una possibile intesa correvano già nel pomeriggio. Il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, aveva anticipato al termine della conferenza dei capigruppo di palazzo Madama la volontà del governo di lavorare a una conciliazione. Necessaria per ripristinare l’articolo, trattandosi di una materia già bocciata dall’Assemblea. “C’è una trattativa in corso con l’esecutivo”, aveva confermato il suo omologo del Pd, Anna Finocchiaro. “Una modifica – ha precisato la senatrice – che sancirà la vittoria della linea proposta la scorsa settimana dal Pd in aula sull’istituzione di un’autorità indipendente che vigili sulla corruzione nella Pubblica amministrazione”. Non abbastanza però per il Terzo polo, che non vede nel nuovo emendamento sostanziali differenze con il precedente.
“Non siamo al socialismo, ma si tratta di un passo in avanti rispetto alla situazione attuale in cui controllore e controllato coincidono nella stessa istituzione, il Dipartimento per la funzione pubblica presso la presidenza del Consiglio”, spiega Finocchiaro dopo l’accordo. Resta il collegamento, ma vengono separate “le funzioni di coordinamento della pubblica amministrazione e quelle di controllo”. Il governo prevede che la Commissione debba riferire “al Parlamento, presentando una relazione entro il 31 dicembre di ciascun anno”, non solo sull’attività di contrasto alla corruzione nella pubblica amministrazione, ma anche “sull’efficacia delle disposizioni vigenti” in materia. Per il Civit sono poi previsti “poteri ispettivi” e la possibilità di ordinare “la rimozione di comportamenti o atti contrastanti” con i piani nazionali anticorruzione. Quelli varati dalla Funzione pubblica e che la Commissione dovrà approvare.