Processo Imi-Sir, Metta e Squillante condannati a risarcire lo Stato
SENTENZA DELLA CASSAZIONE
Processo Imi-Sir, Metta e Squillante condannati a risarcire lo Stato
Devono pagare 500mila e 250mila euro. Respinto il ricorso degli imputati:«Responsabilità amministrativa»
MILANO – L’ex giudice Vittorio Metta e l’ex capo dei gip di Roma Renato Squillante devono risarcire l’Erario con un totale di 750 mila euro. La Cassazione motiva la propria decisone a causa del danno provocato «all’immagine dello Stato» e dei comportamenti «scorretti» tenuti nella vicenda di corruzione giudiziaria Imi-Sir.RESPINTO IL RICORSO – Lo hanno deciso le Sezioni Unite civili della Cassazione, con la sentenza 14831, depositata mercoledì, con la quale è stato respinto il ricorso di Metta e Squillante che hanno cercato di ribaltare il verdetto emesso dalla Corte dei Conti nel marzo del 2010. Senza successo Metta, che ha agito in stato di interdizione legale ed è rappresentato da un parente in veste di pro-tutore, e Squillante – prosciolto nel 2006 dalla Cassazione che, al contrario, confermò la condanna penale per Metta – hanno contestato il diritto dello Stato ad essere risarcito. Metta ha cercato anche di far annullare gli atti con i quali erano stati invalidati i trasferimenti di suoi beni in favore di familiari. Squillante ha invece sostenuto che essendo uscito «pulito» dalla vicenda Imi-Sir, non doveva risarcire un bel niente. Per lui il conto da saldare è di 250 mila euro, la cifra è il doppio per Metta.
«RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA» – Ad avviso della Cassazione, il verdetto contabile è da condividere in pieno. Nella sentenza si ricorda che la corte dei Conti ha considerato negativamente i «provati tentativi» con i quali Squillante ha cercato di «influenzare» la stessa Cassazione commettendo una «violazione deontologica» che conduce alla «responsabilità amministrativa» nonostante il proscioglimento penale. In proposito la sentenza osserva che, nel corso del processo Imi-Sir, sono emerse come «possibili» anche «dazioni di denaro» in favore di Squillante per indurlo a intervenire presso «i suoi colleghi della Cassazione». Ancora più grave la colpa di Metta che, secondo i giudici supremi, ha scritto il verdetto Imi-Sir «per effetto della corruzione».
Redazione online