Archive del 2012
PETIZIONE DI AVAAZ.ORG CONTRO LA CORRUZIONE
Fra pochi giorni il Ministro della giustizia annuncerà i pilastri della nuova legge anti-corruzione: potrebbe essere l’occasione migliore che l’Italia abbia mai avuto per fermare questo crimine odioso. Ma se non saremo in tanti a intervenire ora potremmo ritrovarci con una legge annacquata e inutile.
La nuova legge potrebbe dare ai giudici gli strumenti necessari per le indagini, vietare ai politici corrotti di candidarsi e proteggere chi sporge denuncia contro abusi e irregolarità . Il partito di Berlusconi sta facendo di tutto per indebolire la legge, ma con le elezioni amministrative alle porte i nostri politici sono molto attenti all’opinione pubblica. Se saremo in tanti a ricordare che il loro voto su questa legge potrebbe costare loro la rielezione, potremmo portare a casa la legge anti-corruzione di cui ha bisogno il paese.
La corruzione ci costa 60 miliardi di euro l’anno, per non parlare delle sue conseguenze velenose sulla nostra democrazia. Ora abbiamo un’opportunità unica per invertire la rotta, ma ci rimangono pochi giorni per dire la nostra prima che la legge sia discussa in Parlamento. Clicca sotto per firmare la petizione per ripulire la nostra democrazia una volta per tutte e fai il passaparola con tutti:
http://www.avaaz.org/it/italy_anticorruption_new//?vl
Sono passati 20 anni da Tangentopoli, lo scandalo più grande della storia politica italiana, ma la corruzione ha continuato ad allargarsi a macchia d’olio sotto i governi Berlusconi. Nella classifica internazionale l’Italia Ú al 69° posto, dopo paesi come Ruanda e Namibia!
Ora, con l’economia e la politica a pezzi, il Ministro della giustizia Ú determinata a far passare una legge anti-corruzione forte, ma c’Ú il rischio che il Parlamento finirà per adottare la versione diluita presentata dal partito di Berlusconi. Soltanto un appello pubblico enorme può fare la differenza.
I giudici e gli esperti ritengono che la battaglia contro la corruzione abbia bisogno di strumenti legali forti, inclusa la ratifica immediata delle convenzioni internazionali, l’esclusione dei politici condannati per corruzione dalle elezioni, la protezione di chi sporge denuncia contro i casi di corruzione, l’introduzione di nuovi crimini legati alla corruzione, e molto altro.
Questa Ú un’opportunità storica per fermare la corruzione in Italia e non possiamo farcela sfuggire. Se saremo in tanti a sostenere queste proposte potremo vincere. Firma ora per salvare la nostra democrazia: il nostro messaggio sarà consegnato al Ministro della giustizia e ai Presidenti di Camera e Senato e le nostre firme saranno pubblicate sul Fatto quotidiano:
http://www.avaaz.org/it/italy_anticorruption_new//?vl
Negli ultimi 2 anni la nostra incredibile comunità ha combattuto e aiutato a sconfiggere i molteplici tentativi di Berlusconi di distorcere l’essenza della nostra democrazia, attraverso bavagli e censure, fino alla sua caduta. Ora abbiamo davanti a noi una sfida ancora più difficile: dobbiamo salvare la politica italiana dalla sua eredità disastrosa. Dimostriamo ai nostri politici che non ci fermeremo finché il nostro paese non sarà libero dalla corruzione una volta per tutte!
Con speranza e determinazione,
Giulia, Luis, Alice, Ricken, Pascal, Emma, Antonia e tutto il resto del team di Avaaz
PIU’ INFORMAZIONI
La proposta di legge del Fatto quotidiano contro la corruzione
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/11/per-fermaretutti-questi-%E2%80%9Cfurbetti%E2%80%9D/59313/
La corruzione pesa per 60 miliardi (Il Sole 24 Ore)
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-02-17/corruzione-costa-miliardi-economia-063713.shtml?uuid=AaZLH7sE
Il rapporto, l�Italia e la corruzione: in classifica dopo il Ruanda (Corriere della Sera)
http://www.corriere.it/cronache/11_dicembre_02/corruzione_stella_c5bbb634-1cb2-11e1-9ee3-e669839fd24d.shtml
Corruzione, Severino: «Pene più severe» (Il Messaggero)
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=182158
Giro di vite sulla corruzione. I veti incrociati svuotano il decreto (Quotidiano nazionale)
http://qn.quotidiano.net/primo_piano/2012/02/18/669760-giro_vite_sulla_corruzione.shtml
Abuso d’ufficio del Sindaco? Rivolgiamoci alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti
VOSTRA SEGNALAZIONE
<< Nel mio paese è diventato sindaco un soggetto che ha fatto il sindaco la prima volta negli anni ottanta, e da allora ha sempre governato sia direttamente che indirettamente, scegliendosi il sindaco che avrebbe fatto ciò che diceva lui. Anche quando è stato sospeso per 5 anni (tre effettivi) per condanna definitiva per falso in atto pubblico, ha comunque governato. Qui la sola cosa che interessa al comune è fare lavori pubblici, tanti lavori pubblici, per anni con lo stesso architetto e sempre con le stesse ditte. In un comizio disse pubblicamente che aveva messo da parte un miliardo. Come avrà fatto, secondo voi, visto che è un dipendente pubblico?
I lavori vengono sempre eseguiti male, le ditte si lamentano, borbottano, ma non succede nulla. Adesso, da qualche tempo, ce n’è una in particolare che fa tutti i lavori, vince tutte le gare. Possibile che nessuno si muova? Come possiamo fare? E’ chiaro che non abbiamo prove, ma queste andrebbero cercate, ci sono tanti modi, potreste darci qualche aiuto?
grazie >>
RISPOSTA SOS CORRUZIONE
In questo caso ci sono i profili penali, purtroppo non si può dire quale profilo di responsabilità penale si manifesti dal momento che bisognerebbe avere più dati.
Però la regola generale che si può trarre in base ai nuovi orientamenti giurisprudenziali e anche amministrativi è questa: quando ci sono elementi abbastanza sicuri di corruzione o abuso d’ufficio i cittadini del comune (se si tratta come in questo caso di enti locali) son parte lesa; per cui possono presentare una denuncia alla Procura della Repubblica competente per luogo; importante è che si spieghino i fatti non essendo necessario dire quali reati son compiuti perchè è la stessa procura ad individuare il reato.
Inoltre i cittadini possono presentare una denuncia anche anche alla Procura della Corte dei Conti, che ha sede in ogni capoluogo regionale, perchè a volte capita che il reato è prescritto oppure la situazione è giuridicamente illecita ma non penalmente, e quindi la corte dei conti provvede a recuperare i soldi malversati.
Chi presenta la denuncia con un minimo di prova o quantomeno che non sia proprio campata in aria non rischia nulla perchè la calunnia richiede il dolo specifico.
Una ditta opera in un terreno sotto vincolo per la tutela ambientale
VOSTRA SEGNALAZIONE
Quando venne stipulata la convenzione tra la nostra amministrazione comunale e la ditta X questa prevedeva che la società in oggetto svolgesse le sue attività in un sito all’epoca con destinazione ad uso agricolo (confermato durante lo svolgimento della commissione all’urbanistica). La stessa area nel PRG comunale venne posta sotto vincolo per la tutela dei corpi idrici sotterranei e dell’urbanizzato. In tutti e due i casi tali lavorazioni ci sembra non sarebbero state possibili nel sito ove attualmente la ditta X è ubicata, come già fatto rilevare al precedente difensore civico regionale, che chiedeva alla nostra amministrazione comunale tempestivi ragguagli in merito.
Ci domandiamo se era lecito concedere che le attività produttive della ditta X si potessero svolgere nell’attuale sito ? E Se non lo era forse sarebbe da ritenersi non lecito nemmeno la concessione della convenzione stessa (perché non attuabile la dove si stava acconsentendo si svolgesse tale attività ) e la sua stessa validità ?
RISPOSTA SOS CORRUZIONE
Anche questo sembrerebbe un caso da denuncia alla Procura della Corte dei Conti. E’ una cattiva amministrazione, che non ha qualcosa di penalmente rilevante. Ma è un illecito, quindi, è possibile rivolgersi alla Corte dei Conti.
La corruzione in Italia – intervista a Marco Travaglio
Un’intervista di Fabio Fazio a Marco Travaglio, per la trasmissione “Che tempo che fa” (Rai 3, sabato 18/2/2012), in cui il giornalista presentando il libro “Mani pulite” (ed. Chiarelettere) fotografa in modo molto preciso e crudo il sistema dirigenziale italiano (politica, istituzioni e consigli di amministrazione), tra corruzione, disonestà, evasione ecc.
Un consigliere comunale pagato per una consulenza? Non bastano le dimissioni.
VOSTRA SEGNALAZIONE
<< Salve e complimenti per l’iniziativa di cui ho trovato notizia su “Gente”.
Volevo chiedervi se un consigliere comunale può essere pagato per una consulenza relativa al comune dove è stato eletto durante il periodo del suo mandato. Anche se lo statuto del comune non si pronuncia su questo, l’art 78 dello statuto degli enti locali è molto preciso su questo e dice che non si può fare. Come allora ci si può comportare ora? Chiedere le sue dimissioni?
Grazie per una vostra risposta. >>
RISPOSTA SOS CORRUZIONE
Anche in questo caso ci sono i profili penali, purtroppo non si può dire quale profilo di responsabilità penale si manifesti dal momento che bisognerebbe avere più dati.
Confermiamo la regola generale che si può trarre in base ai nuovi orientamenti giurisprudenziali e anche amministrativi: quando ci sono elementi abbastanza sicuri di corruzione o abuso d’ufficio, i cittadini del comune (se si tratta come in questo caso di enti locali) son parte lesa; per cui possono presentare una denuncia alla Procura della Repubblica competente per luogo; importante è che si spieghino i fatti non essendo necessario dire quali reati son compiuti perchè è la stessa procura ad individuare il reato.
Inoltre i cittadini possono presentare una denuncia anche anche alla Procura della Corte dei Conti, che ha sede in ogni capoluogo regionale, perchè a volte capita che il reato è prescritto oppure la situazione è giuridicamente illecita ma non penalmente, e quindi la Corte dei Conti provvede a recuperare i soldi malversati.
Chi presenta la denuncia con un minimo di prova o quantomeno che non sia proprio campata in aria, non rischia nulla perchè la calunnia richiede il dolo specifico.