I voli regalati ai politici dall’imprenditore in cella.A D’Alema 5 passaggi
I PIANI TROVATI NEGLI UFFICI DELLA COMPAGNIA
I voli regalati ai politici dall’imprenditore in cella . A D’Alema 5 passaggi
Lo staff conferma: «Motivi di lavoro»
Massimo D’Alema (Ansa) |
L‘inchiesta dei pubblici ministeri Paolo Ielo e Giuseppe Cascini comincia nel settembre scorso quando l’imprenditore Pio Piccini racconta come Morichini gli promise appalti in Finmeccanica «se avessi finanziato il Partito democratico e Italianieuropei». Piccini offre riscontri alle sue parole, consegna i contratti di consulenza stipulati proprio con Morichini, pur specificando di non aver poi ottenuto quanto gli era stato promesso. Vengono disposti nuovi controlli e perquisizioni presso la Sdb dello stesso Morichini, ex amministratore delegato delle agenzie di Ina Assitalia e da sempre ritenuto vicino ai democratici. Viene sequestrata la lista dei suoi clienti, tra i quali spicca la Foretec dei Paganelli, che a sua volta controlla altre aziende, tra cui appunto la Rotkopf. Ma soprattutto si accerta che proprio grazie alla sua mediazione la Foretec ha ottenuto numerose commesse pubbliche, compreso il collegamento aereo per l’Elba. L’8 giugno, quando capisce che il quadro investigativo è pesante, Morichini si presenta davanti ai magistrati accompagnato dal suo avvocato Grazia Volo e confessa di aver versato tangenti a Pronzato – che fino ad allora ricopriva la carica di responsabile del trasporto aereo per il Pd – per conto di Paganelli. Scattano gli arresti e si capisce che gli accertamenti sono soltanto all’inizio. Mentre la Guardia di Finanza perquisisce gli uffici della Gse, azienda specializzata in sistemi energetici e controllata dal ministero delle Finanze, che avrebbe concesso altre commesse pubbliche in maniera illecita, viene fuori la lista dei voli privati. E si apre un nuovo capitolo.
«È vero che ci sono stati questi passaggi sui voli dei Paganelli – chiarisce la sua portavoce Daniela Reggiani – ma si è trattato di motivi legati a impegni di lavoro. Nel 2010 Vincenzo Morichini ci disse che aveva una partecipazione in una compagnia aerea e che avremmo potuto usufruirne qualora ci fosse stato bisogno. Dunque, in situazioni di emergenza e cioè quando non c’erano collegamenti diretti e immediati, abbiamo chiesto di poter salire su quei voli».
Di questo si parlerà proprio con Morichini, che nei prossimi giorni dovrà presentarsi in Procura per un nuovo interrogatorio.