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Quando un ente pubblico affitta un locale senza gara d’appalto

VOSTRA SEGNALAZIONE

<< Salve sto cercando da molto tempo informazioni su un locale commerciale dato in affitto da poco tempo di proprietà di un ente pubblico.
Mi spiego meglio: vi era un locale abbandonato da moltissimi anni , molto grande , dopo varie verifiche scopro io,  per conto degli amici che erano interessati ,che questo locale è di proprietà del suddetto ente pubblico,  quindi ci rechiamo agli uffici preposti e mi rispondono che il progetto è di fare un appalto per farci aprire un bar , tavola calda ecc, e che quindi non potevano aprire una trattativa riservata in quanto era obbligatorio una gara d’appalto. La cosa più strana è che all’improvviso esce fuori una ditta ed incomincia i lavori di restauro e succesivamente apre il bar ; ora io vi domando: è mai possibile che un singolo cittadino non riesca ad informarsi per capire se le cose sono andate regolarmente? Qualcuno può aiutarmi?>>

 

RISPOSTA SOS CORRUZIONE

Questa vicenda è molto strana. Il consiglio che le diamo è di inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno all’ente pubblico a cui fa riferimento  per sapere se c’è stata una gara d’appalto. Potrebbe in seguito presentare una denuncia per abuso d’ufficio.

Le tangenti tra privati: un danno all’economia che non si può punire

VOSTRA SEGNALAZIONE

<< Sono dipendente di una azienda che paga tangenti a dipendenti di varie spa per lavorare.
I soldi non vanno direttamente alle spa ma a loro dipendenti che hanno in affido il subappalto di lavori per i quali fanno loro stessi le trattative.
Alla spa viene inviato da parte nostra un preventivo gonfiato che contiene la tangente da dare a chi ci ha fatto fare il lavoro (di solito ingegneri o responsabili dell’ufficio acquisti). Al momento del pagamento da parte della spa viene data la differenza pattuita al loro dipendente. Per quel che ne so le spa sono ignare di ciò.
Trovo questo disgustoso ma per ovvi motivi non posso andare via da dove lavoro attualmente, c’è modo di fare denunce anonime alla Guardia di Finanza o a qualche altro ente competente? Conosco i nomi i cognomi e ci sono prove tangibili conservate nell’archivio della mia azienda.
Grazie.>>

 

RISPOSTA DI SOS CORRUZIONE

Gentile amico, nonostante lei abbia le prove con i nomi e i cognomi in arichivio, questo caso purtroppo  è una situazione di corruzione privata.
MA NON E’ PUNIBILE DAL NOSTRO CODICE PENALE!
Tuttavia anche se non è punibile, la corruzione tra privati è dannosa al sistema e alla libera economia e consente spesso di far prevalere nelle trattative economiche altri fattori, non ultimo la disponibilità di denaro, magari da riciclare. Negli Stati Uniti per esempio è punibile.
Per questo abbiamo deciso di pubblicare la sua denuncia e diffonderla su Facebook.

 

 

12012012 FERMIAMO LA PROFEZIA DEI MAYA: STOP ALLA CORRUZIONE!

Il 12 01 2012 a Torino inizia il processo per tentata corruzione in cui Raphael Rossi è testimone di giustizia. Gli fu proposta una tangente da più di 100.000 € per avallare l’acquisto di un macchinario inutile da parte dell’Amiat, azienda pubblica per la raccolta rifiuti torinese, di cui era vicepresidente. Rifiutò la tangente e denunciò la vicenda, che portò agli arresti dei colpevoli. Per approfondire.

  • Se non inviterai 12 amici a questo evento su Facebook la maledizione dei Maya si abbatterà sull’Italia e la piaga della corruzione causerà danni economici nel 2012 per altri 60 miliardi di € come successo nel 2011.
  • Se non pubblicherai su 12 profili di amici questo appello l’Italia si confermerà nelle classifiche di Transparency International al 69° posto, alle spalle di Namibia e Ruanda e quartultima in Europa, dopo aver perso 36 posizioni in 15 anni.
  • Se non chiederai a 12 amici di diventare fan dei “Signori Rossi” non entrerà in vigore neppure nel 2012 la legge contro la corruzione ferma in Parlamento e riceveremo una multa salatissima dall’Unione Europea.
  • Se non racconti a 12 persone la vicenda di Raphael Rossi i testimoni di giustizia continueranno a essere isolati sul lavoro, perderanno incarichi pubblici e dovranno pagarsi le spese legali, come successo a lui.
  • Se non spedirai a 12 indirizzi email questo appello la maggior parte dei giornalisti italiani continuerà a non dare visibilità ai casi di corruzione per evitare di infastidire politici e potenti imprenditori, come successo nel caso Amiat.

Se non vuoi che la corruzione continui a distruggere il nostro Paese, diventa fan di WWW.SIGNORIROSSI.IT E COSTRUISCI CON NOI NUOVE INIZIATIVE PER PRETENDERE MAGGIORE TRASPARENZA ED ETICA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.

L’EVENTO SU FACEBOOK

Quelli che dicono no all’Italia dei corrotti

Il Fatto Quotidiano. Leggi l’articolo

Corruzione, cancro da 60 miliardi è la terza causa di danno all’erario

La Repubblica. Leggi l’articolo