Abuso d’ufficio del Sindaco? Rivolgiamoci alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti
VOSTRA SEGNALAZIONE
<< Nel mio paese è diventato sindaco un soggetto che ha fatto il sindaco la prima volta negli anni ottanta, e da allora ha sempre governato sia direttamente che indirettamente, scegliendosi il sindaco che avrebbe fatto ciò che diceva lui. Anche quando è stato sospeso per 5 anni (tre effettivi) per condanna definitiva per falso in atto pubblico, ha comunque governato. Qui la sola cosa che interessa al comune è fare lavori pubblici, tanti lavori pubblici, per anni con lo stesso architetto e sempre con le stesse ditte. In un comizio disse pubblicamente che aveva messo da parte un miliardo. Come avrà fatto, secondo voi, visto che è un dipendente pubblico?
I lavori vengono sempre eseguiti male, le ditte si lamentano, borbottano, ma non succede nulla. Adesso, da qualche tempo, ce n’è una in particolare che fa tutti i lavori, vince tutte le gare. Possibile che nessuno si muova? Come possiamo fare? E’ chiaro che non abbiamo prove, ma queste andrebbero cercate, ci sono tanti modi, potreste darci qualche aiuto?
grazie >>
RISPOSTA SOS CORRUZIONE
In questo caso ci sono i profili penali, purtroppo non si può dire quale profilo di responsabilità penale si manifesti dal momento che bisognerebbe avere più dati.
Però la regola generale che si può trarre in base ai nuovi orientamenti giurisprudenziali e anche amministrativi è questa: quando ci sono elementi abbastanza sicuri di corruzione o abuso d’ufficio i cittadini del comune (se si tratta come in questo caso di enti locali) son parte lesa; per cui possono presentare una denuncia alla Procura della Repubblica competente per luogo; importante è che si spieghino i fatti non essendo necessario dire quali reati son compiuti perchè è la stessa procura ad individuare il reato.
Inoltre i cittadini possono presentare una denuncia anche anche alla Procura della Corte dei Conti, che ha sede in ogni capoluogo regionale, perchè a volte capita che il reato è prescritto oppure la situazione è giuridicamente illecita ma non penalmente, e quindi la corte dei conti provvede a recuperare i soldi malversati.
Chi presenta la denuncia con un minimo di prova o quantomeno che non sia proprio campata in aria non rischia nulla perchè la calunnia richiede il dolo specifico.
Una ditta opera in un terreno sotto vincolo per la tutela ambientale
VOSTRA SEGNALAZIONE
Quando venne stipulata la convenzione tra la nostra amministrazione comunale e la ditta X questa prevedeva che la società in oggetto svolgesse le sue attività in un sito all’epoca con destinazione ad uso agricolo (confermato durante lo svolgimento della commissione all’urbanistica). La stessa area nel PRG comunale venne posta sotto vincolo per la tutela dei corpi idrici sotterranei e dell’urbanizzato. In tutti e due i casi tali lavorazioni ci sembra non sarebbero state possibili nel sito ove attualmente la ditta X è ubicata, come già fatto rilevare al precedente difensore civico regionale, che chiedeva alla nostra amministrazione comunale tempestivi ragguagli in merito.
Ci domandiamo se era lecito concedere che le attività produttive della ditta X si potessero svolgere nell’attuale sito ? E Se non lo era forse sarebbe da ritenersi non lecito nemmeno la concessione della convenzione stessa (perché non attuabile la dove si stava acconsentendo si svolgesse tale attività ) e la sua stessa validità ?
RISPOSTA SOS CORRUZIONE
Anche questo sembrerebbe un caso da denuncia alla Procura della Corte dei Conti. E’ una cattiva amministrazione, che non ha qualcosa di penalmente rilevante. Ma è un illecito, quindi, è possibile rivolgersi alla Corte dei Conti.
La corruzione in Italia – intervista a Marco Travaglio
Un’intervista di Fabio Fazio a Marco Travaglio, per la trasmissione “Che tempo che fa” (Rai 3, sabato 18/2/2012), in cui il giornalista presentando il libro “Mani pulite” (ed. Chiarelettere) fotografa in modo molto preciso e crudo il sistema dirigenziale italiano (politica, istituzioni e consigli di amministrazione), tra corruzione, disonestà, evasione ecc.
Un consigliere comunale pagato per una consulenza? Non bastano le dimissioni.
VOSTRA SEGNALAZIONE
<< Salve e complimenti per l’iniziativa di cui ho trovato notizia su “Gente”.
Volevo chiedervi se un consigliere comunale può essere pagato per una consulenza relativa al comune dove è stato eletto durante il periodo del suo mandato. Anche se lo statuto del comune non si pronuncia su questo, l’art 78 dello statuto degli enti locali è molto preciso su questo e dice che non si può fare. Come allora ci si può comportare ora? Chiedere le sue dimissioni?
Grazie per una vostra risposta. >>
RISPOSTA SOS CORRUZIONE
Anche in questo caso ci sono i profili penali, purtroppo non si può dire quale profilo di responsabilità penale si manifesti dal momento che bisognerebbe avere più dati.
Confermiamo la regola generale che si può trarre in base ai nuovi orientamenti giurisprudenziali e anche amministrativi: quando ci sono elementi abbastanza sicuri di corruzione o abuso d’ufficio, i cittadini del comune (se si tratta come in questo caso di enti locali) son parte lesa; per cui possono presentare una denuncia alla Procura della Repubblica competente per luogo; importante è che si spieghino i fatti non essendo necessario dire quali reati son compiuti perchè è la stessa procura ad individuare il reato.
Inoltre i cittadini possono presentare una denuncia anche anche alla Procura della Corte dei Conti, che ha sede in ogni capoluogo regionale, perchè a volte capita che il reato è prescritto oppure la situazione è giuridicamente illecita ma non penalmente, e quindi la Corte dei Conti provvede a recuperare i soldi malversati.
Chi presenta la denuncia con un minimo di prova o quantomeno che non sia proprio campata in aria, non rischia nulla perchè la calunnia richiede il dolo specifico.
Quando un ente pubblico affitta un locale senza gara d’appalto
VOSTRA SEGNALAZIONE
<< Salve sto cercando da molto tempo informazioni su un locale commerciale dato in affitto da poco tempo di proprietà di un ente pubblico.
Mi spiego meglio: vi era un locale abbandonato da moltissimi anni , molto grande , dopo varie verifiche scopro io, per conto degli amici che erano interessati ,che questo locale è di proprietà del suddetto ente pubblico, quindi ci rechiamo agli uffici preposti e mi rispondono che il progetto è di fare un appalto per farci aprire un bar , tavola calda ecc, e che quindi non potevano aprire una trattativa riservata in quanto era obbligatorio una gara d’appalto. La cosa più strana è che all’improvviso esce fuori una ditta ed incomincia i lavori di restauro e succesivamente apre il bar ; ora io vi domando: è mai possibile che un singolo cittadino non riesca ad informarsi per capire se le cose sono andate regolarmente? Qualcuno può aiutarmi?>>
RISPOSTA SOS CORRUZIONE
Questa vicenda è molto strana. Il consiglio che le diamo è di inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno all’ente pubblico a cui fa riferimento per sapere se c’è stata una gara d’appalto. Potrebbe in seguito presentare una denuncia per abuso d’ufficio.